Dalla parte del Lupo
La storia di Cappuccetto Rosso è una storia infinita.
Non esistono Nonni, Genitori, Figli o Nipoti che non abbiano incontrato il Lupo.
Una, mille volte...
Tutti sanno che è cattivo, che si nasconde nel buio, nella nebbia, nel sentiero che non si è mai percorso, nei luoghi in cui non si guarda mai.
Altri dicono che sia grande, grosso e nero come la notte.
Ma...
Quanti lo hanno guardato negli occhi? O lo hanno sentito parlare? Chi è veramente il Lupo? C'è qualcuno che lo sa per davvero?
Qualcuno c'è, a quanto pare...
Una nonna, rimasta a letto con un brutto raffreddore, racconta alla sua nipotina una storia accaduta tanto tempo prima, quando era una giovane giornalista squattrinata a caccia di una notizia da prima pagina. Di quel giorno in cui, come in un libro giallo o in un film noir, attraversò una metropoli in bianco e nero sotto una pioggia incessante, tombini fumosi e sirene della Polizia. Una coraggiosa ricerca della Verità con incontri buffi e misteriosi, in fondo alla quale la giornalista spera di trovare finalmente il nascondiglio del famigerato Lupo, o forse il senso del Male e della Cattiveria.
La scoperta che farà al termine della sua avventura sarà ancora più incredibile e cambierà per sempre il suo modo di guardare il mondo.
Il progetto artistico nasce dall'intensa collaborazione che mi vede impegnato, oltre che come lavoratore dello spettacolo, anche come Mediatore per la risoluzione non violenta dei conflitti presso la Cooperativa C.R.I.S.I. e nei progetti da essa intrapresi negli ultimi anni: tra questi l'Ufficio di Mediazione Civile e Penale del Comune di Bari, il Centro Anti-Violenza dello stesso Comune, numerosi progetti dedicati alla Giustizia Riparativa grazie alla collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile e il Tribunale dei Minori e successivamente con la Casa Circondariale di Bari e il Tribunale Ordinario. Nella primavera dello scorso anno incontro in carcere F.e la sua storia: un giovane uomo quasi al termine della sua lunghissima pena che, quando era poco più che un ragazzo, partecipò insieme ad altri ad un crimine che ebbe conseguenze tremende e irreparabili. Negli anni passati in carcere F. scopre la passione per la lettura e la scrittura e avvia un percorso personale che culmina con la possibilità di incontrare i parenti della vittima del suo reato per un percorso di Mediazione e riconciliazione. Ho avuto il privilegio di seguire da vicino quest'ultima fase del percorso e di accompagnare F. e i parenti della vittima nei loro difficili ma desiderati incontri. Forse molto di quello che è accaduto non potrà essere raccontato. Ma la capacità di guardare all'altro e a se stessi con occhi nuovi, di guardare anche "dall'altra parte" e di ripartire insieme da quel punto, quella è una cosa che si può raccontare, anche se quella del Lupo è una direzione difficilissima in cui guardare. Ho accolto ancora l'invito a farmene testimone per le giovani generazioni attraverso il Teatro, come da loro stessi richiestomi. In cambio ho chiesto l'enorme privilegio di averli accanto come "consulenti eccellenti" nelle fasi di scrittura, allestimento, preparazione, - e non solo - di questo nuovo lavoro. F. ha voluto far incontrare la sua passione per le storie e le parole con la mia: nel frattempo egli sconta ai domiciliari il tempo della pena comminatagli ed io ho ricevuto particolari permessi per fargli regolarmente visita e lavorare insieme alla drammaturgia. "Sapere, saper guardare, voler conoscere sono i segreti per vincere il Male", mi ha detto una volta. Abbiamo scritto, ragionato, ricordato, scambiato esperienze e guardato uno nella vita dell'altro regalandoci reciprocamente rivelazioni inaspettate e spesso scomode. Quando il copione è stato più o meno completato, mi sono recato per l'ultima volta a casa sua con i colleghi chiamati a fare, insieme a noi di Senza Piume, questo nuovo spettacolo: abbiamo chiesto a lui e sua moglie di chiudere gli occhi e immaginare mentre noi, come in un dramma alla radio, leggevamo testo e didascalie. Alla fine, riaperti gli occhi, ci siamo reciprocamente ringraziati e poi mi ha detto:" Vai tranquillo, Damià!" Testo e regia: Damiano Nirchio Consulenza alla drammaturgia: F.A. Con: Anna de Giorgio, Damiano Nirchio, Bruno Soriato/Carlo Quartararo Scene e oggetti: Bruno Soriato Luci e suoni: Carlo Quartararo Costumi e assistente alla regia: Raffaella Giancipoli Riprese audio: Gianluigi Strafella - Punes Assistente scenografo: Davide Giardino, Enzo Ruta Organizzazione: Michele Stella Con il sostegno del COLLETTIVO POLARTIS e della Provincia di Bari-Città Metropolitana. Si ringraziano inoltre le compagnie ResExtensa, Kuziba Teatro, La Bottega degli Apocrifi, Armamaxa, Teatro CREST. Durata: 55 minuti Età consigliata: dai 9 anni Spazio scenico minimo: Vedi Scheda Tecnica Scarica la scheda Tecnica e la pianta luci Coming soon
Coming Soon